Infezione parassitaria

Infezioni parassitarie: alto rischio di contagio
Secondo le statistiche, ognuno di noi ha 9 possibilità su 10 di contrarre un’infezione da parassiti. Anche nei paesi più sviluppati d’Europa, una persona su tre è affetta da elmintiasi, ovvero malattie causate da vermi parassiti (elminti).
Nessuno è immune dall’infezione da parassiti: adulti e bambini, uomini e donne, ricchi e poveri. Gli epidemiologi sanno bene che la maggior parte della popolazione mondiale è portatrice di uno o più tipi di parassiti, che vanno dai tenie lunghi fino a 10 metri ai microrganismi visibili solo al microscopio.
Prove scientifiche
Studi medici recenti hanno dimostrato che il 95% degli adulti ospita da uno a cinque diversi tipi di parassiti nel proprio corpo.
Contrariamente alla credenza comune secondo cui i parassiti vivono solo nell’intestino crasso, in realtà essi possono trovarsi in qualsiasi parte del nostro organismo: nei polmoni, nei muscoli, nelle articolazioni, nell’esofago, nel sangue, negli occhi e persino nel cervello.
L’infezione avviene in diversi modi: attraverso l’aria, il cibo, l’acqua, il morso di insetti o il contatto con animali domestici.
Ecco alcuni esempi di trasmissione:
- Le uova degli ossiuri possono sopravvivere fino a 6 mesi e diffondersi attraverso giocattoli, biancheria intima, lenzuola e mani, raggiungendo la bocca.
- Le uova di ascaridi entrano nel nostro organismo attraverso frutta e verdura poco lavate, come fragole, prezzemolo, aneto, mele, uva e prugne.
- Le uova di parassiti possono essere trasportate dal denaro e dalle superfici di contatto nei trasporti pubblici.
- Mangiare carne alla griglia o lardo fatto in casa aumenta il rischio del 95% di contrarre la trichinosi.
- Pesce salato e caviale possono contenere la tenia, un verme piatto che può raggiungere i 12 metri di lunghezza e sopravvivere fino a 25 anni nell’organismo.
Prevenzione e immunità
L’unico modo per proteggerci dai parassiti è fare affidamento sul nostro sistema immunitario e sottoporsi regolarmente a una prevenzione antiparassitaria, almeno una volta all’anno.
Con l’età, combattere le infezioni parassitarie diventa sempre più difficile, poiché a 55 anni il sistema immunitario non è più forte come a 25. In caso di difese immunitarie deboli, i parassiti si moltiplicano molto più velocemente, depotenziando ulteriormente l’organismo.
Metodi di rilevazione dei parassiti
Individuare un’infezione parassitaria è più difficile che prevenirla. Attualmente esistono diversi metodi di diagnosi:
Esame chimico-fisico delle feci
Questo metodo ha un’efficacia limitata, con un tasso di accuratezza tra il 12% e il 20%.
Test sierologico
Attraverso un esame del sangue si ricercano anticorpi specifici contro i parassiti. Tuttavia, questo metodo è efficace solo nelle fasi avanzate dell’infezione e ha un’accuratezza del 55-60%.
Test biorisonanza
Questo è il metodo più avanzato e affidabile. Si basa sulla registrazione delle onde elettromagnetiche emesse dai parassiti. Ogni tipo di parassita ha una frequenza specifica, che può essere rilevata tramite speciali sensori diagnostici.
Conclusione
Le infezioni parassitarie possono manifestarsi in modi molto diversi: da forme asintomatiche a condizioni gravi e persino letali, a seconda del tipo e della quantità di parassiti presenti nell’organismo.
L’unico modo per proteggersi è rafforzare il sistema immunitario e sottoporsi a una prevenzione antiparassitaria almeno una volta all’anno.
Se tieni alla tua salute e preferisci prevenire piuttosto che curare, rivolgiti ad un esperto in stile di vita sana. Ti aiuterà a scegliere un programma per la prevenzione antiparassitaria e il rafforzamento del sistema immunitario.
Grazie a un programma personalizzato, potrai adottare misure efficaci per il benessere generale e la prevenzione delle malattie.